“FINE PENA ORA” allo Spazio Nobelperlapace Una corrispondenza lunga 34 anni fra un ergastolano e il giudice che l’ha condannato.

Un dialogo oltre l’ergastolo

Nel 1985, a L’Aquila, ebbe inizio un imponente processo contro la mafia catanese, coinvolgendo 242 imputati. Nel medesimo anno, il presidente della Corte d’Assise, Elvio Fassone, presiedeva questo processo storico che avrebbe portato alla condanna all’ergastolo di Salvatore (nome di fantasia). Questo evento segna l’inizio di “Fine Pena Ora”, uno spettacolo teatrale che trae ispirazione dal libro omonimo scritto dallo stesso giudice Fassone che racconta il dialogo oltre l’ergastolo.

La Trama

Lo spettacolo è la straordinaria storia di una corrispondenza epistolare durata 34 anni tra Fassone e Salvatore, uno degli imputati condannati all’ergastolo. La trama si sviluppa intorno all’incontro umano tra il presidente della Corte e Salvatore, due figure apparentemente opposte che trovano un punto di unione in una corrispondenza che supera le barriere della condanna.

L’Adattamento

La trasposizione teatrale è basata sul libro di Fassone ma include anche interviste dello stesso giudice, offrendo uno sguardo approfondito sull’evoluzione della loro amicizia nel corso degli anni. La drammaturgia dello spettacolo è il risultato di una serie di colloqui con Fassone, che ha condiviso il suo rapporto inedito con Salvatore dopo la pubblicazione del libro.

Il Filo del Dialogo

Un elemento chiave della trama è la gestione umana del processo da parte del giudice Fassone. Dopo ogni udienza, incontrava gli imputati per discutere delle necessità quotidiane, creando un legame inaspettato con Salvatore. La concessione di fiducia e rispetto per la dignità, come la rimozione delle manette durante gli incontri, ha aperto la strada a un rapporto umano unico.

Gli Attori Salvatore D’Onofrio, Costanza Maria Frola e Giuseppe Nitti

Gli Attori e la Scenografia

Lo spettacolo vede la presenza di tre attori principali, tra cui Salvatore D’Onofrio, Costanza Maria Frola e Giuseppe Nitti. La scenografia e il light design, curati da Sara Brigatti e Florinda Lombardi, contribuiscono a immergere il pubblico nella cella di Salvatore, un uomo cinquantacinquenne che ha già trascorso oltre trent’anni di pena.

Il Messaggio di Universale

“Fine Pena Ora” diventa un messaggio universale, toccando le corde delle vite quotidiane. Attraverso la storia di Fassone e Salvatore, lo spettacolo trasmette un potente messaggio di umanità, possibilità e speranza, dimostrando che anche in circostanze estreme, il dialogo può superare le barriere dell’apparente impossibilità.

Questo adattamento teatrale in scena domenica 4 febbraio ore 18, all’interno della 16a Rassegna Strade, offre uno sguardo approfondito sulla storia vera sottolineando la potenza del dialogo e della comprensione umana anche nelle situazioni più difficili.