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Giù le mani dalle spiagge libere: ALI lancia la campagna a difesa del patrimonio comune

Difesa spiagge libere in Italia

Il mare e le spiagge, preziosi beni comuni già a rischio per inquinamento, crisi climatica ed erosione delle coste, sono oggi al centro di una nuova battaglia. ALI (Autonomie Locali Italiane) lancia una campagna di difesa delle spiagge libere in Italia, opponendosi fermamente al progetto del governo di privatizzarle.

La Direttiva Bolkestein e la resistenza del governo italiano

Il Presidente nazionale di ALI, Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, spiega che esiste una direttiva europea, la Bolkestein, che richiede ai Paesi membri di mettere a bando periodicamente le concessioni degli stabilimenti balneari. Tuttavia, i partiti al governo in Italia si sono opposti a questa direttiva, procrastinando ogni decisione nonostante le sentenze che impongono di mettere a gara tratti di litorale non di proprietà privata, ma dello Stato.

La paralisi degli investimenti e il rischio di privatizzazione

Nel frattempo, la situazione di incertezza ha portato alla paralisi degli investimenti, con il governo che ora vorrebbe addirittura mettere in concessione un ulteriore numero di spiagge per dimostrare all’Unione europea di garantire uno spazio utile alla concorrenza. Questo progetto, secondo Ricci, è estremamente grave e potrebbe portare alla privatizzazione delle spiagge libere, causando danni ambientali e sociali irreparabili per i territori.

ALI si oppone con forza al disegno del governo

ALI lancia la campagna “Giù le mani dalle spiagge libere!” con l’obiettivo di unire i comuni e i territori in difesa delle spiagge pubbliche contro ulteriori privatizzazioni. I comuni che aderiscono alla campagna approveranno un ordine del giorno che chiederà formalmente al governo di mettere a bando le concessioni balneari esistenti, come richiesto dall’Europa, senza toccare le spiagge libere.

Impegno per la sostenibilità e la fruibilità pubblica

I comuni si impegneranno anche a redigere un Piano Comunale delle Coste (PCC), coordinato con la pianificazione regionale, volto a contrastare gli impatti dei cambiamenti climatici e garantire e ampliare la fruibilità pubblica per i residenti e i turisti. L’obiettivo è assicurare il diritto prioritario alla libera e gratuita fruizione delle spiagge, premiando la qualità dell’offerta nelle spiagge in concessione, con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale, all’innovazione e alla qualità.

In conclusione, ALI si opporrà con forza al disegno del governo, lavorando per preservare le spiagge libere come patrimonio comune da tutelare e valorizzare.