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I gradoni di Zeman

Zeman, noto per la sua rigorosa preparazione atletica, ha introdotto un simbolico esercizio nel suo allenamento al Pescara: i gradoni. Questi gradoni, al di là dell’aspetto fisico, rappresentano una sorta di metafora della vita, richiedendo impegno e costanza. Analizziamo come questa pratica sia diventata un simbolo della filosofia di Zeman nel contesto della squadra biancazzurra.

La metafora della vita nei gradoni dell’allenamento

Quei gradoni, fatti e rifatti in allenamento, forse non servono solo a rafforzare la condizione atletica. Rappresentano un po’ la metafora della vita. Se vuoi arrivare in alto devi sudare. Il lavoro è la medicina. E ce ne vorrà tanto di lavoro per questo Pescara.

I Gradoni di Zeman: Metafora della Vita e dell’Allenamento nel Pescara

Lo sa bene Zeman. Che per sua natura è imperscrutabile. Un uomo abituato a stare sempre con i piedi per terra. «Ho cambiato la preparazione, non li voglio uccidere subito», ha ironizzato il tecnico al termine della sfida contro la Turris. Una vittoria che ha ridato fiducia ai biancazzurri. Ma che soprattutto ha mostrato la chiara impronta del boemo: verticalizzazioni, ricerca della profondità, grande lavoro sulle due catene. Una risposta significativa alla brutta sconfitta di Messina.

La crescita nei concetti di gioco e nei singoli

Una crescita che va delineandosi non solo nei concetti di gioco, ma anche nei singoli. Prestazione sontuosa quella di Rafia domenica all’Adriatico, impreziosita da due assist. L’italo-tunisino è stato impiegato da mezz’ala ed ha messo in mostra le sue grandi doti tecniche. A centrocampo anche Palmiero è parso rivitalizzato dalla cura Zeman, nel ruolo di play. In evidenza anche Merola, che più di tutti conosce il boemo, avendolo avuto già a Foggia. E che per caratteristiche tecniche si adatta molto bene al modulo zemaniano. Semmai il problema dell’esterno sono i tanti errori commessi sotto porta. Contro la Turris però la sua prova è stata suggellata dalla rete dell’1-0, che ha spianato la strada ai biancazzurri.

Le premesse positive per la trasferta di Catanzaro

Sicuramente si tratta di buone premesse anche per la trasferta di Catanzaro. La squadra di Vivarini ha festeggiato domenica scorsa la promozione in serie B. Con largo anticipo, dopo un campionato letteralmente dominato. Sicuramente il Pescara avrà dalla sua maggiori motivazioni rispetto ai calabresi. Ma vietato abbassare la guardia. La gara di andata fu una partita spartiacque. Dopo quella pesante sconfitta all’Adriatico per 3-0, datata 27 novembre 2022, iniziò il declino dei biancazzurri. Culminato con le dimissioni di Colombo. Ma con Zeman è come se fosse iniziato un altro campionato. E adesso bisogna necessariamente trovare la continuità di risultati.

L’obiettivo stagionale e la necessità di continuità di risultati

Il terzo posto è l’obiettivo stagionale da raggiungere. Per poi giocarsi tutto nei play-off. E bisogna arrivarci con una condizione atletica e mentale ottimale. Sotto questo aspetto di certo Zeman non lascerà nulla al caso. Sono ancora tanti i gradoni da scalare.

di Daniele Rossi