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Il Castello Aragonese, una fortezza immersa nel blu

Uno scenario incantevole: il Castello Aragonese di Ortona

Uno scenario incantevole. Degno di una favola. O se vogliamo di un film. Questo è lo spettacolo che offre il Castello Aragonese di Ortona. Che sorge proprio sulla riva del mare. Suggestiva la posizione a strapiombo sulla meravigliosa Costa dei Trabocchi. Del resto questa è una fortezza che aveva una funziona difensiva. La struttura risale al 1452 ed è legata alla dominazione degli aragonesi. La famiglia degli Aragona lo fece costruire sulla già esistente costruzione fatta edificare dai Caldora.

Il palazzo gentilizio e la battaglia di Ortona

Nel Settecento all’interno delle sue mura venne fatto costruire anche un palazzo gentilizio. Più di recente, il castello fu oggetto di un violento bombardamento nella celebre “battaglia di Ortona” nel 1943, nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Nel 1946, a seguito di una frana, una delle quattro torri del castello crollò.

Il restauro e la riapertura al pubblico

Dopo anni di abbandono, nel 2001 furono avviati i lavori di restauro. Così la struttura è tornata agibile e fruibile al pubblico dal 2009. La linea di orizzonte disegnata dal mare ha il suo prolungamento nella splendida Passeggiata Orientale di Ortona.

La leggenda della Ritorna e i Cervelli di scimmia

Tante le leggende che aleggiano intorno a questo suggestivo castello. La più celebre è quella della “Leggenda della Ritorna”. Un ricco mercante si innamorò della bellissima figlia del re. Ma quest’ultimo era restio a concedere la mano della principessa. Così gli fece una richiesta: voleva in dono qualcosa di straordinario per concedergli la figlia. Il mercante partì in mare, ma non fece più ritorno. E così rimasero celebri i lamenti della principessa.

La sua attesa infinita era scandita dalle grida, che esclamavano: “Ritorna!”. Una notte fu il mare in tempesta a permetterle di riabbracciare il suo amato nel fondale marino. Il mattino dopo, sulla spiaggia comparvero magicamente dei frutti sconosciuti. Il cosiddetto “Moro degli Osagi”. Più comunemente noti come “Cervelli di scimmia”. Ancora oggi ad Ortona si trovano gli alberi tipici di questo frutto. Ed ancora oggi i pescatori raccontano di udire i lamenti della principessa.

Gabriele D’Annunzio e la Costa dei Trabocchi

La Costa dei Trabocchi evoca non solo storie popolari, ma anche digressioni letterarie. Visto che anche Gabriele D’Annunzio amava questi luoghi. E il Vate ne fece la sua principale fonte d’ispirazione. Del resto, come si può restare indifferenti di fronte a questo incanto della natura. Proprio al di sotto del castello si snoda la pista ciclabile della Costa dei Trabocchi.

Il Giro d’Italia 2023 e la fusione tra storia e paesaggio

La strada che il 6 maggio aprirà l’edizione 2023 del Giro d’Italia. In uno scenario incantevole. Che merita una vetrina come quella della corsa rosa. Cronometro individuale con partenza da Fossacesia e arrivo proprio ad Ortona. Qui dove storia e bellezze paesaggistiche si fondono. Uno scrigno delle meraviglie. Che racchiude tutta l’essenza del mare. E della sua gente. Storie fatte di sopravvivenza, di coraggio. Storie di vita che legano indissolubilmente l’uomo e il mare.

Il castello immerso nel blu

Di tutto questo resta un castello, immerso nel blu. Dove basta affacciarsi da una finestra per scorgere l’infinito.

di Daniele Rossi