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Scarabocchiare è come sognare – parte 3

Scarabocchio dunque sono – parte 3

Lo scarabocchio tocca dimensioni altre, è una presenza bizzarra che sfugge all’ordine di un testo, è una divagazione quasi inconsapevole nel cui movimento grafico saltiamo la trasformazione del gesto in parola, preservando spontaneità e creatività delle nostre idee in un’intrepretazione della realtà spesso diversa da quella che dovrebbe essere.
Le combinazioni e i risultati del nostro giocare con segni su carta possono essere imprevedibili e approdare a risultati sconosciuti allo stesso scrivente, come il caso della nota artista canadese Ruth Oosterman.

(Ruth Oosterman e la figlia Eve)

E, in un tuffo nel passato, come non rimanere incuriositi dai simpatici topini che la scrittrice Colette amava spesso scarabocchiare nei suoi manoscritti in modo provocatorio e sensuale?

Colette, scrittrice, attrice e modello di emancipazione femminile (1873-1954)
(i simpatici topini di Colette)

Quando scarabocchiamo animali spesso mettiamo a nudo la nostra vita istintiva e i bisogni più profondi fra paure e desideri.
Nella figura delicata e sfuggente di una farfalla, piccola fata di aria, ad esempio, si cela un nostro desiderio di evasione dalla responsabilità di una realtà pesante.

(una stilizzata farfalla)

E il cane e il gatto?

Il cane rappresenta una buona capacità di adattamento, ma diverso è il suo significato se è incatenato, spia di senso di costrizione e delusione.

Il gatto richiama l’universo femminile seduttivo e accattivante, in una dimensione comunque di “magica indipendenza” da persone e legami.

Talvolta scarabocchiamo animali considerati sgradevoli come ragni e serpenti.

Il ragno significa “silenzio, organizzazione e attesa paziente del momento propizio per catturare la preda.” (Marisa Paschero, Lo scarabocchio, edizioni Amrita 2017, p. 84). Disegnarlo nella sua ragnatela esprime timore o forse anche il desiderio di essere intrappolati.

I serpenti, avvolgenti e manipolatori, sono associati principalmente alla sessualità e all’istintualità; disegnati avvolti su loro stessi riproducono tutta l’ambiguità del dinamismo a spirale nella simbologia del tempo e dell’attesa. (vedi il mio articolo Scarabocchio dunque sono – parte 1).

Disegnare pesci e pesciolini?

Pesci e pesciolini hanno una stretta relazione con la figura materna e richiamano l’immagine di una persona tranquilla che tende a lasciare fluire le emozioni senza opporre particolari resistenze e con la tendenza fantasiosa ad immergersi morbidamente in un mare di sogni.

Il regista francese Luc Besson (nato a Parigi il 18 marzo 1959) ama spesso firmarsi accompagnato da un delfino.

I suoi genitori erano istruttori subacquei del Club Med e Luc li seguiva da bambino nei loro giri intorno al mondo. Nell’isola greca di Io, per un periodo della sua vita, ha desiderato diventare un biologo marino specializzato nello studio dei delfini.

Luc Besson, regista francese
(in foto un delfino nell’autografo di Luc Besson)

Naturalmente nello scarabocchiare animali per una approfondita interpretazione molto dipenderà dall’atteggiamento, lo stile e l’aspetto con cui vengono disegnati.
E tu, vuoi sapere qualcosa di più su un tuo scarabocchio?

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Monica Ferri (grafologa)
https://www.facebook.com/monichar52