Firme Celebri in Esame: Dalla Scrittura-Emblema di Charlie Chaplin a Fedez
Personaggi famosi prediligono costruirsi una firma pubblica, creando quasi a tavolino autografi nei quali un grafologo può cogliere come lo scrivente vuole far credere agli altri di essere. Spesso, infatti, questi personaggi usano almeno due firme, una privata e l’altra pubblica non priva di elementi spettacolari e con effetti speciali.
Nei giochi grafici di tali signature (dal latino: signare, firmare) sono coinvolti entrambi gli emisferi del cervello, in una sinergia feconda di infinite e inedite combinazioni.
L’emisfero sinistro, quello dominante negli esseri umani, presiede la mente cosciente, il ragionamento consecutivo e la parola, l’analisi delle parti e la scrittura e, distinguendo il simbolo dal suo significato, non ha emozioni, conosce spazio e tempo, percependosi come un “io” separato dal resto del mondo.
L’emisfero destro, invece, controlla la mente subconscia, l’intuito immediato, la memoria, la creatività, si diletta con la musica e il disegno, possiede la visione d’insieme anelando al misticismo e, non distinguendo il simbolo dal suo significato, ama, odia, ride e piange, come se non concependo lo spazio e il tempo, si sentisse parte di un Tutto.
Firme Celebri in Esame: Dalla Scrittura-Emblema
La firma di Charlie Chaplin dal tracciato spavaldo e graffiante con un tenero autoritratto al lato sinistro del foglio, indice di nostalgia e legame al passato, è una storia in sintesi della vita di uno dei più grandi cineasti del XX secolo. Il personaggio immaginario Charlot è diventato un’icona nell’immaginario collettivo, identificato in toto con il suo creatore, così come anche lui voleva.
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Tratti Grafici Unici: Il Marchio Personale
Walt Disney (1901-1966) e Charles Monroe Schulz (1922-2000) rimarranno sempre in un nostro immaginario collettivo accompagnati dalle creature dei loro fumetti.
La veloce e dinamica firma di Filippo Tommaso Marinetti dai tratti lanciati e taglienti richiama l’impetuosità e la sferzante energia del movimento futurista, quasi in una simbiosi potente con il suo principale fondatore.
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La cornicetta rettangolare sull’autografo del fumettista Milo Manara, caratterizzato da segni di grande ricettività (il movimento grafico curvilineo dolce e sinuoso delle m ed n a ghirlanda e l’apertura della seconda a del cognome) è un piccolo particolare grafico ideativo di grande finezza e originalità espressiva.
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E concludiamo con l’autografo pittografico di Fedez, una firma evocante un oscuro e indecifrabile disegno-scarabocchio.
Il gesto, pur confuso, è veloce e personalizzato con abbellimenti e molti segni superflui, ad esempio la sottolineatura tratteggiata con un onda simile ad una m maiuscola. Un temperamento impaziente e con un grande desiderio di riconoscimento nella sfera sociale, un individuo inquieto e graffiante sospeso fra forti spinte autoaffermative ed ansie non sempre manifeste. (gesti sinistrorsi frequenti.
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Segnalo e consiglio per approfondire l’argomento sullo scarabocchio due libri molto piacevoli, curati e accurati sia per stile che per esposizione, entrambi utile fonte per i miei studi.
- Marisa Paschero, Lo scarabocchio. Il tratto di unione fra noi e il nostro inconscio, Torino, Edizioni Amrita, 2017.
- Valeria Zacconi, Disegni, schizzi e scarabocchi, Roma, Epsylon, 2021.
Una lettura adatta sia a professionisti che a semplici curiosi e che vi svelerà tanti enigmi degli scarabocchi e di tutti quei gesti grafici accessori che tanto possono rivelare dello scrivente.
* foto pubblicate reperite in rete
Monica Ferri – grafologa
* Chi vuole sostenere i miei studi visiti la mia pagina fb suggerendo anche eventuali argomenti da trattare https://www.facebook.com/monichar52