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La fuga di Madama Butterfly: Un Evento all’Opera Nazionale di Tirana, Diretto dall’Abruzzese Jacopo Sipari

Madama Butterfly Tirana 2024: Diretta dall’Abruzzese Jacopo Sipari

L’Opera di Tirana presenta Madama Butterfly di Puccini dal 26 maggio al 1 giugno 2024, diretta da Jacopo Sipari di Pescasseroli.

Butterfly: Le prove

La Fuga di Madama Butterfly

Debutto di Anna Pirozzi nel Ruolo del Titolo

Domenica 26 maggio debutta nel ruolo del titolo Anna Pirozzi, che sceglie l’Opera di Tirana e un binomio d’eccezione: il direttore d’orchestra Jacopo Sipari e la regista Manu Lalli. La produzione è del Festival Puccini nel suo centenario, segnando una sfida significativa per il soprano napoletano. Ad affiancare Anna Pirozzi saranno Klodjan Kaçani nel ruolo di Pinkerton, Ivana Hoxha come Suzuki e Armando Likaj nei panni di Sharpless. L’altra interprete di Cio-Cio-San sarà Eva Golemi.

Anna Pirozzi e Jacopo Sipari di Pescasseroli

Una Rilettura Innovativa

Un soggetto di fuga apre “Madama Butterfly” con la frase “Benvenuto in casa americana”. Queste sono le due chiavi per godere appieno della mise en scène di “Madama Butterfly”, capolavoro pucciniano che “ri-comincerà” il suo romanzo nella rilettura della regista Manu Lalli e del direttore Jacopo Sipari di Pescasseroli. La produzione sarà sul palcoscenico dell’Opera nazionale di Tirana da domenica 26 maggio fino al 1 giugno alle ore 20:00.

Un Debutto Importante

La prima rappresentazione saluterà il ritorno di “Madama Butterfly” sul cartellone dopo un decennio, in precedenza interpretata da una inarrivabile Ermonela Jaho. Questo ritorno è segnato dal debutto del soprano verdiano Anna Pirozzi, un sogno che immaginiamo abbia cullato per anni, realizzandosi solo ora con il kimono della geisha sotto la direzione di una bacchetta pucciniana per eccellenza.

Madama Butterfly Tirana 2024: L’Interpretazione di Jacopo Sipari

Il M° Jacopo Sipari rivela: “Puccini in poche parole parla di sé. Ci grida le sue inquietudini, il suo dramma e quello, in generale, del melodramma ormai in crisi. Forse è per questo che ho sempre sostenuto che quest’opera fosse quella che mi rappresenta di più, quella che amo di più, quella a cui devo di più. Ognuno di noi è Cio-Cio-San: sogniamo l’amore che in realtà è distacco da quanto avevamo ma che, forse, non ci appartiene più o, peggio, non ci è mai appartenuto e, dunque, ci illudiamo di poterne scappare lontano, in ‘America’, per poi ritrovarci soli a gridare a tutti quelli che verranno dopo di noi, i nostri ‘figli’, l’intera umanità, che l’unico sacrificio possibile e giusto è quello per amore, l’amore per l’altro”.

Contesto Storico e Culturale

La formulazione di un’identità opposta al moderno (e quindi all’Occidente) portò il Giappone, ai tempi di Butterfly (1904), a definire la propria identità in termini estetici. Questo approccio, in antitesi alla ragione occidentale, creava uno spazio e un tempo oltre il moderno, che i giapponesi sentivano minacciare la propria cultura. Dopo la devastante guerra, la democrazia divenne la speranza per il popolo nipponico di riprendersi e redimersi agli occhi del mondo. L’arrivo degli americani sul suolo nipponico fu ben accolto dalla popolazione giapponese, ma il Paese sentiva comunque la necessità di affermare un’identità propria.

Il Messaggio della Regista

La regista Manu Lalli spiega: “La natura lussureggiante e innocente, come Butterfly, muore per la mancanza di cura, attenzione e amore. Mai come in questo momento storico, crediamo che questo messaggio sia più importante. Forse, proprio come nell’opera di Puccini, il tempo della consapevolezza sta giungendo. Pinkerton, nella parte finale dell’opera, diventa finalmente consapevole della sua crudeltà e leggerezza”.

Anna Pirozzi è Butterfly

Celebrazione del Festival Puccini

Le scene e i costumi sono quelli del Festival Puccini, celebrando il centenario della morte del compositore e i centoventi anni dal famoso fiasco della prima rappresentazione. Giovanni Pascoli scrisse versi consolatori e premonitori: “Caro nostro e grande Maestro, la farfallina volerà: ha l’ali sparse di polvere, con qualche goccia qua e là, gocce di sangue, gocce di pianto… Vola, vola farfallina, a cui piangeva tanto il cuore; e hai fatto piangere il tuo cantore… Canta, canta farfallina, con la tua voce piccolina, col tuo stridire di sogno, soave come l’ombra, all’ombra dei bambù a Nagasaki ed a Cefù”.

Riflessioni Finali

Jacopo Sipari dirigerà la “sua” orchestra albanese e il coro preparato da Dritan Lumshi, con un cast che vede protagonista Anna Pirozzi e in secondo cast Eva Golemi. Klodjan Kaçani e Gun Zia-Zhao interpreteranno Pinkerton, Ivana Hoxha e Valentina Pernozzoli saranno Suzuki, e Armando Likaj e Solen Alla si alterneranno nel ruolo di Sharpless.

Madama Butterfly Tirana 2024

L’opera, studiata a fondo da Sipari, offre riferimenti a diverse arti e trova la chiave giusta nella fuga iniziale, simbolo del mondo occidentale e del confronto con l’esotismo orientale. La rappresentazione di “Madama Butterfly” a Tirana sarà un evento imperdibile, offrendo una profonda riflessione sull’amore, il sacrificio e l’identità culturale.