Alla scoperta dei gioielli dell’arte abruzzese nella valle del Raiale

Un viaggio attraverso la bellezza nascosta dell’Abruzzo, la ridente valle del Raiale

Domenica 23 settembre ho avuto il piacere di accompagnare un gruppo di persone proveniente dalla costa abruzzese, guidato dalla professoressa Agnese Petrelli, presidente della sezione abruzzese dell’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia (A.I.I.G.). La nostra destinazione era la ridente valle del Raiale, un angolo d’Abruzzo all’ombra del vecchio Gran Sasso, ricco di storia, natura e arte.

La Chiesa di San Giustino a Paganica: un gioiello romanico

La prima tappa del nostro viaggio ci ha portati a Paganica, dove abbiamo visitato la Chiesa di San Giustino, un antico edificio in stile romanico, dalla bellezza sobria e severa che invita al raccoglimento.

La Madonna d’Appari: un gioiello incastonato nella roccia

Proseguendo il nostro percorso, ci siamo fermati alla Madonna d’Appari, un vero gioiello incastonato nella roccia e lambito dalle acque di un ruscello. All’interno della chiesa, ci ha sorpreso un’autentica fantasmagoria di colori, con affreschi e dipinti che risalgono al Rinascimento.

Assergi: tra storia e arte medievale

Abbiamo poi raggiunto Assergi, un antico castello medievale circondato da mura restaurate con cura. Attraversando l’antica porta d’ingresso, siamo stati accolti dalla bellezza della piazza del borgo, dominata dalla Chiesa di Santa Maria Assunta. Questo edificio, che ha visto susseguirsi numerosi stili architettonici nel corso dei secoli, è oggi un esempio di mistica eleganza, con affreschi rinascimentali e gotici che testimoniano la ricca storia artistica della regione.

La Chiesa Parrocchiale di Assergi: un capolavoro d’arte rinascimentale

All’interno della Chiesa Parrocchiale di Assergi, abbiamo ammirato opere d’arte di inestimabile valore, tra cui l’altare lapideo dedicato a San Franco e uno stupendo tabernacolo in pietra policroma del 1502, che uniscono con maestria gli stili gotico e rinascimentale. Non abbiamo potuto esplorare la cripta, ma le opere d’arte che vi sono custodite, tra cui l’argentea urna contenente le ossa di San Franco e una misteriosa statua lignea, ci hanno lasciato intravedere un tesoro di storia e cultura.

Un viaggio indimenticabile nella Valle del Raiale

La nostra giornata si è conclusa con un pranzo conviviale e una breve visita al Santuario di San Pietro della Genca, dedicato a San Giovanni Paolo II°. È stata un’esperienza indimenticabile che ha lasciato in noi il desiderio di tornare in questa affascinante valle, per continuare a scoprire i suoi tesori nascosti tra valli amene, acque chiare e antiche suggestive chiese.

Un figlio di Assergi, direttore didattico e poeta tra le due guerre, dedicò alla Chiesa di Santa Maria Assunta un commosso sonetto, scritto nel 1931 :

la ridente valle del RaialeDavanti alla Chiesa di Assergi

Commosso un canto a l’arte sua vetusta

scioglier vuole un tuo figlio, bella chiesa

sorgente dalla roccia: il tempo resa

t’ha ognor più sacra e ognora più venusta.

Nei secoli, di gloria fosti onusta

e meta di fedeli: a tua difesa

sorser le mura del Castel che offesa

non permisero a tua grandezza augusta.

Passar generazioni in pia preghiera

fra le svelte tue tre, ampie navate

che cantici ascoltaro e nenie tristi.

Qual madre, il giorno e ne la bruna sera

accogli ancor le genti affaticate:

alle ingiurie dei secoli resisti !

( Silvio Lalli )