Il vino abruzzese: storia, tendenza, curiosità e benefici

La storia del vino abruzzese: Tendenze, Curiosità e Benefici

La storia del vino abruzzese: Tendenze, Curiosità e Benefici, esplora il patrimonio vinicolo dell’Abruzzo.

Il vino abruzzese: storia, tendenza, curiosità e benefici

L’Abruzzo è una regione ricca di storia, arte, natura ed enogastronomia, che vanta una tradizione vitivinicola antica e variegata. I suoi vini sono conosciuti e apprezzati in tutta Italia e all’estero, e si distinguono per la qualità e la tipicità dei vitigni autoctoni.

Epoca pre-romana
Epoca pre-romana

La Storia

La coltivazione della vite in Abruzzo risale all’epoca pre-romana. Popoli italici come gli Equi, i Marsi, i Peligni e i Vestini producevano vino per uso religioso e sociale. Le prime testimonianze scritte si trovano nei testi di Ovidio, Polibio e Plinio il Vecchio, che elogiano i vini abruzzesi per il loro sapore e la loro forza.

Nel corso dei secoli, la viticoltura abruzzese si è sviluppata e consolidata, grazie anche all’opera dei monaci cistercensi, che impiantarono vigne nei pressi delle loro abbazie, come quella di Santa Maria d’Arabona, nel comune di Manoppello (Pescara), dove si trova il vigneto più antico della regione.

Oggi, l’Abruzzo è la quinta regione italiana per produzione di vino, con circa 3,5 milioni di ettolitri all’anno, di cui il 75% a denominazione di origine controllata (DOC) o indicazione geografica tipica (IGT).

La Tendenza

La tendenza attuale del vino abruzzese è quella di valorizzare i vitigni autoctoni, che rappresentano il 95% della superficie vitata regionale, e di puntare sulla qualità e l’identità territoriale.

Tra i vitigni più diffusi e rappresentativi, si possono citare il Montepulciano, il Trebbiano, il Pecorino, il Passerina e la Cococciola.

La storia del vino abruzzese, il Montepulciano
Montepulciano

Il Montepulciano è il vitigno rosso più coltivato in Abruzzo, e dà origine al Montepulciano d’Abruzzo DOC. È il vino più famoso e apprezzato della regione, caratterizzato da un colore rosso rubino, un profumo intenso di frutti rossi e un sapore pieno e tannico.

La storia del vino abruzzese: il Trebbiano
Trebbiano

Il Trebbiano è il vitigno bianco più diffuso, e produce il Trebbiano d’Abruzzo DOC, un vino dal colore giallo paglierino, dal profumo delicato di fiori e frutta e dal sapore fresco e armonico.

La storia del vino abruzzese: il Pecorino
Pecorino

Il Pecorino è un vitigno bianco antico e raro, che sta vivendo una rinascita grazie al suo carattere aromatico e minerale, che lo rende adatto a vini di grande personalità e struttura.

Il Passerina e la Cococciola sono altri due vitigni bianchi autoctoni, che danno vita a vini freschi, fruttati e floreali, ideali per l’aperitivo o per accompagnare piatti leggeri.

La Curiosità

Tra le curiosità legate al vino abruzzese, si possono menzionare le seguenti:

  • Il nome Montepulciano non deriva dalla città toscana, ma da un’antica parola latina che significa “monte pieno di polli”, forse per la presenza di allevamenti avicoli nella zona di origine del vitigno.
  • Il Cerasuolo d’Abruzzo DOC è un vino rosato ottenuto dal Montepulciano, che deve il suo nome al colore ciliegia e al profumo di ciliegia e fragola. È considerato il rosato più antico d’Italia, e si produce con una vinificazione in rosato o con una breve macerazione delle bucce.
  • Il Pecorino deve il suo nome al fatto che le sue uve erano apprezzate dalle pecore, che le brucavano durante la transumanza, o al fatto che si accompagnava bene con i formaggi pecorini, tipici dell’Abruzzo.
  • Il Passerina deve il suo nome alla forma delle sue uve, simili a quelle dell’uva passa, o al fatto che attirava gli uccelli, chiamati in dialetto “passere”.
  • La Cococciola deve il suo nome alla forma delle sue uve, simili a quelle del cocco, il frutto della palma da cocco.

I Benefici

Se consumato con moderazione, il vino offre diversi benefici all’organismo, grazie alla presenza di vitamine, sali minerali e antiossidanti.

In particolare, il vino rosso si distingue per le sue proprietà antitrombotiche, antinfiammatorie, antiossidanti e ipoglicemizzanti, che risultano utili nella prevenzione e nel contrasto di malattie cardiovascolari, diabete, invecchiamento e tumori.

D’altra parte, il vino bianco si caratterizza per le sue proprietà diuretiche, digestive e disinfettanti, che lo rendono adatto a favorire l’eliminazione dei liquidi in eccesso, a stimolare l’appetito e a prevenire le infezioni.

 Inoltre, è importante sottolineare che il vino ha effetti positivi anche sul sistema nervoso, sul sistema immunitario e sul sistema osseo.

Tuttavia, è fondamentale non superare i limiti raccomandati di consumo, che sono di due bicchieri al giorno per gli uomini e uno per le donne, al fine di mantenere un equilibrio salutare.

In conclusione, il vino abruzzese, un prodotto di qualità e tradizione, incarna perfettamente la ricchezza e la diversità del territorio regionale. Inoltre, si presta a una vasta gamma di abbinamenti gastronomici, che spaziano dal pesce alla carne, dai formaggi ai dolci. Questo rende il vino abruzzese adatto ad ogni occasione, sia durante un pasto che in momenti conviviali.

È importante sottolineare che, consumato con responsabilità e moderazione, il vino abruzzese può apportare benefici al corpo e allo spirito. Pertanto, è fondamentale valorizzarlo e promuoverlo, poiché racconta una storia antica e sempre attuale, che merita di essere conosciuta e apprezzata.