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La ricetta gustosa che viene dal mare: Lumachine di Mare alla Francavillese

“Li Bummalitt”: Lumachine di mare tradizionali

Nel cuore della tradizione marinara di Francavilla, tra le storie di pescatori e marinai, si cela un tesoro culinario tramandato da generazioni: “li bummalitt” le lumachine di mare tradizionali alla Francavillese. Questa delizia gastronomica nasce dalle acque salate del mare Adriatico e porta con sé non solo il sapore unico del mare, ma anche una storia intrisa di passione e dedizione alla pesca artigianale.

Le origini della pesca delle lumachine

Fino alla fine degli anni ’60 e ’70, la pesca delle lumachine era un’arte praticata con maestria lungo le coste di Francavilla. I pescatori, come il leggendario armatore e comandante 86enne della motonave Jamaica, Peppino Maroni, utilizzavano antiche tecniche tramandate di generazione in generazione. La pesca avveniva da gennaio ad aprile, durante la stagione di deposizione delle uova, usando attrezzi chiamati “cerchietti” per garantire un ambiente sicuro per le prede e facilitare il processo riproduttivo.

L’evoluzione della pesca delle lumachine

Con il passare del tempo, la pesca delle lumachine è diventata un’attività industrializzata, con l’utilizzo di esche e tecniche moderne che hanno modificato il processo naturale di riproduzione. Tuttavia, nonostante i cambiamenti, il gusto autentico delle lumachine di mare continua a rappresentare un’icona culinaria della regione.

Lumachine di mare tradizionali
“li Bummalitt”

La ricetta tradizionale delle lumachine di mare alla Francavillese

Ecco la ricetta tramandata da Peppino Maroni, un vero e proprio scrigno di sapori e tradizioni marinare:

Ingredienti:

  • 1 kg di lumachine di mare
  • Olio extravergine d’oliva
  • 3 spicchi di aglio in camicia
  • Peperoncino in polvere
  • Sale
  • Rametti di rosmarino
  • Polpa di pomodoro a pezzetti
  • 1 bicchiere di vino bianco secco
  • 2 bicchieri d’acqua
  • Acqua di mare (facoltativo)

Preparazione:

  1. Se possibile, fate bollire le lumachine in acqua di mare o acqua salata, altrimenti usate acqua del rubinetto.
  2. Una volta intiepidite, sfregatele delicatamente per rimuovere eventuali residui.
  3. In una casseruola dai bordi alti, fate soffriggere con olio extravergine d’oliva i rametti di rosmarino e gli spicchi di aglio in camicia per un minuto.
  4. Aggiungete le lumachine alla casseruola e lasciate cuocere finché l’acqua che rilasciano non si sarà asciugata.
  5. Versate il vino bianco e lasciate evaporare.
  6. Aggiungete la polpa di pomodoro a pezzetti, il peperoncino in polvere, il sale e l’acqua.
  7. Cuocete a fiamma alta fino a quando il pomodoro non si sarà ben rappreso, poi abbassate la fiamma e continuate la cottura fino a quando il sugo non sarà denso e aromatico.

Servizio

Le lumachine di mare alla Francavillese si gustano al meglio accompagnate da fette di pane tostato, per immergersi appieno nei profumi e nei sapori del mare.

Con questa ricetta, Peppino Maroni ci regala un viaggio sensoriale nel cuore della tradizione marinara di Francavilla, celebrando l’amore per il mare e i suoi frutti. Che sia un piatto preparato secondo le antiche tradizioni o con un tocco moderno, le lumachine di mare alla Francavillese continuano a incantare i palati di chi le assapora, portando con sé l’essenza autentica di un territorio ricco di storia e passione per il mare.

la storia e la ricetta sono liberamente tratte da: La cucina di Borghi d’Abruzzo