Delusione e speranze mancate al CRAM – Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo

Il CRAM (Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo) si appresta a riunirsi nuovamente in Abruzzo, tuttavia, la mancata convocazione dell’Osservatorio Emigrazione della Regione Abruzzo ha suscitato delusione e frustrazione tra i suoi componenti. Nonostante l’assemblea si tenga in loco e i membri dell’Osservatorio vivano in regione senza rappresentare costi aggiuntivi, la riunione congiunta non è stata organizzata per quattro anni consecutivi.

Delusione per la mancata convocazione tra i membri del CRAM

Pierluigi Spieza, consigliere dell’Osservatorio Emigrazione della Regione Abruzzo, ha evidenziato il disagio causato dalla mancata convocazione dell’assemblea, sottolineando l’importanza di una collaborazione attiva per risolvere le problematiche che interessano la comunità abruzzese all’estero. Ecco quanto detto.Mancata convocazione

Buon lavoro al CRAM – Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo) che da domani 2 a sabato 4 novembre tornerà a riunirsi in Abruzzo, fra L’Aquila e Chieti. In quanto componente l’Osservatorio Emigrazione della Regione Abruzzo per la @Fnsi-Sindacato Giornalisti Abruzzo (che pure, per legge, deve riunirsi di norma una volta l’anno) speravo con i colleghi di essere convocato anche quest’anno in seduta congiunta, visto che l’assemblea si tiene in Abruzzo e i componenti l’Osservatorio vivono in regione e non rappresentano un costo per l’Ente, come prevede la norma.

Invece, il presidente (della Regione e del Cram) Marco Marsilio, il consigliere “vicario” Roberto Santangelo e il nostro delegato nel Cram Tonino Innaurato non hanno voluto fare la riunione congiunta nemmeno nel 2023. Per quattro anni di fila hanno impedito al nostro Organismo di riunirsi e dare il proprio contributo alla soluzione dei tanti problemi che attanagliano l’emigrazione. Io personalmente all’ultima riunione del 2019 avevo posto problemi urgenti non ancora né risolti né normati.

Partecipazione limitata all’assemblea di Vasto

Al Cram di Vasto dell’anno scorso ci arrivò all’ultimo minuto un invito a partecipare come ospiti, col bavaglio, senza diritto di parola; quest’anno nemmeno quello.

Il paradosso è che fra i relatori ospiti ci sarà anche il presidente ANCI – Abruzzo Gianguido D’Alberto (sindaco dTeramo) che affronterà una materia importante, tipica da trattare a partire dall’Osservatorio di cui dovrebbe far parte, se Marsilio lo avesse convocato almeno per surrogare i componenti Anci Luciano Lapenna e Aitef APS associazione italiana tutela emigrati immigrati e famiglia Giuseppe Mangolini, scomparsi da alcuni anni.

Se Santangelo farà il padrone di casa a L’Aquila, la consigliera Cram Sara Marcozzi sarà protagonista nella sua Chieti (come la consigliera Cram Sabrina Bocchino a Vasto 2022): La Marcozzi nel Cram è stata eletta in rappresentanza delle opposizioni ma si è ben guardata dal dimettersi una volta passata in maggioranza, col colpevole silenzio delle minoranze in Consiglio regionale dell’Abruzzo.

Assenza di finanziamenti e critiche al bilancio

Il programma Cram 2023 allegato è ricco: molte chiacchiere e nemmeno un euro in bilancio anche quest’anno, a parte quelli per riunire la Consulta: soldi che sarebbero molto utili, invece, da erogare alle moribonde associazoni di abruzzesi all’estero che da anni lamentano aiuti previsti dalla legge che ne discipilna il settore. Il Cram, in fondo, poteva continuare a riunirsi online e a costo zero, come accaduto durante il lockdown.Mancata convocazione

Speranze per il futuro del CRAM e dell’Osservatorio

I cittadini abruzzesi nel mondo augurano che il Cram e l’Osservatorio della prossima legislatura siano governati da politici più illuminati. Chi non investe sui corregionali all’estero, che sono numerosi quanto quelli in Abruzzo, tra cui politici, imprenditori, scienziati, sportivi, artisti, uomini di cultura e soprattutto giovani di seconda e terza generazione, dimostra di essere politicamente miope.