Tra le Ombre dello Zar e le Profezie Letterarie del Mondo Moderno

Manicomio a cielo aperto

Come molti sapranno, il titolo di una canzone di Roberto Vecchioni “i pazzi sono fuori” riflette in modo potente la realtà che affrontiamo: un vero e proprio manicomio a cielo aperto caratterizzato da fame, epidemie e conflitti orchestrati dai propri governanti.

Manicomio a cielo aperto
copertina del libro di Arnò

Lo spettro dello zar e il terzo impero

In questa tragica realtà, vediamo uno Zar determinato nel pantano dell’Ucraina, intento a riaffermare il suo dominio sui territori contesi, minacciando con nuove e apocalittiche strategie. La situazione richiama alla mente le visioni etiche e morali del nichilismo russo, come quelle descritte da Sergej Karaganov.

Armi di Dio e profetie letterarie

Ricordiamo quindi il romanzo profetico “Il Terzo Impero” di Mikhail Yuryev, pubblicato nel 2007 ma sorprendentemente predittivo degli eventi che stanno avvenendo oggi. La domanda sorge spontanea: coincidenza o influenze letterarie sulla politica reale?

La giustizia non è uguale per tutti

Nonostante la promessa di giustizia universale, la realtà è spesso diversa. La Corte Penale Internazionale può perseguire solo coloro che si trovano sotto la sua giurisdizione, lasciando molti responsabili di crimini di guerra impuniti.

Pax Europea: un ricordo pallido?

L’Europa sembra dimenticare gli ideali che hanno guidato la sua fondazione, mentre la Pax Europea svanisce nel passato. Ideali come il liberalismo e il “politicamente corretto” sembrano mettere in secondo piano la necessità di preservare la pace.

Manipolazione del linguaggio e progressismo distorto

Filosofi del linguaggio e politici manipolano la realtà, dando vita a un pericoloso progressismo che minaccia la libertà di espressione e le fondamenta stesse della società.

“Si vis pacem para bellum”

In attesa che l’Europa ritrovi il suo equilibrio morale, è essenziale prepararsi contro i potenziali pericoli, considerando che la protezione militare degli Stati Uniti potrebbe non essere garantita in futuro.

La necessità di una politica di sicurezza comune

È fondamentale, quindi, che l’Unione Europea si dote di una politica di sicurezza e difesa comune, in modo da preservare la pace e garantire la sicurezza dei suoi cittadini.

Pace, ma fino a quando?

Speriamo di godere della pace per tutto questo secolo, ma l’incertezza del futuro ci impone di rimanere vigili e preparati a fronteggiare qualsiasi minaccia possa sorgere.

Riflessioni di Giuseppe Arnò