La Nave più bella del Mondo e La Circumnavigazione del Globo

L’Amerigo Vespucci: Una Storia di Eccellenza nella Marina Militare Italiana

L’Amerigo Vespucci, un’icona della Marina Militare Italiana, ha una storia ricca di addestramento, tradizione e prestigio. Costruita nel 1931 come nave scuola per l’Accademia Navale di Livorno, questa maestosa nave a vela  ha un ruolo  nell’addestramento dei futuri ufficiali della marina italiana. Nel corso degli anni, ha affrontato numerose sfide e compiuto viaggi epici, dimostrando la sua resistenza, la sua versatilità e la sua importanza come ambasciatrice della cultura italiana in tutto il mondo.

Origini e Costruzione

La decisione di costruire l’Amerigo Vespucci fu presa nel 1925, con l’obiettivo di sostituire l’omonima nave scuola Flavio Gioia. Il Vespucci fu progettato insieme al gemello Cristoforo Colombo (sebbene di dimensioni diverse) nel 1930 dall’ingegnere foggiano Francesco Rotundi, tenente colonnello del Genio navale e direttore dei Regi cantieri navali di Castellammare di Stabia. Fu varata nel 1931 a Castellammare di Stabia. La Vespucci si distinse per la sua eleganza e la sua funzionalità diventando, un simbolo della Marina Militare Italiana.

Servizio della Seconda Guerra Mondiale

Durante la Seconda Guerra Mondiale, l’Amerigo Vespucci mantenne il suo ruolo di nave scuola, continuando l’attività addestrativa nonostante il contesto bellico. Dopo il conflitto, rimase in servizio attivo, diventando l’unica nave scuola a vela della Marina Militare italiana fino all’entrata in servizio dell’Ebe nel 1952. Nel corso degli anni, ha affiancato altre navi scuola, contribuendo all’addestramento e alla formazione di generazioni di ufficiali navali.

Ruolo come Ambasciatrice della Cultura Italiana

Oltre al suo ruolo principale nell’addestramento militare, l’Amerigo Vespucci ha anche svolto un importante compito come ambasciatrice della cultura italiana. Ha visitato numerosi porti in tutto il mondo, partecipando a eventi internazionali e presentando l’arte, la cultura e l’ingegneria italiana. La sua presenza ha contribuito a promuovere l’immagine e il prestigio dell’Italia sui mari globali.

Lavori di Manutenzione e Modernizzazione

Nel corso degli anni, l’Amerigo Vespucci ha subito importanti lavori di manutenzione e modernizzazione per garantire la sua affidabilità e efficienza. Dai grandi lavori nel 2013-2016, che hanno incluso l’installazione di un nuovo sistema di propulsione e generazione dell’energia, alla sostituzione dell’albero di trinchetto nel 2006, la nave è stata costantemente aggiornata per affrontare le sfide del tempo e continuare a svolgere il suo ruolo con eccellenza.

La Circumnavigazione del Globo del 2023

Uno degli eventi più significativi nella storia recente dell’Amerigo Vespucci è stata la sua circumnavigazione del globo nel 2023, una prima assoluta nella sua ultranovantennale storia. Questa epica impresa ha dimostrato la resistenza e la determinazione dell’equipaggio, oltre a confermare il ruolo della nave come simbolo dell’orgoglio e della tradizione della Marina Militare Italiana.

Il 5 aprile 2024 ha doppiato Capo Horn per la prima volta, il passaggio più temuto e non solo dai velieri. Il prossimo 28 aprile è attesa la sua entrata nel porto di Valparaiso in Cile.

Testimonianza vivente della Tradizione Marittima Italiana

L’Amerigo Vespucci continua a essere una testimonianza vivente della tradizione marittima italiana e dell’eccellenza della Marina Militare. Con la sua combinazione di eleganza, funzionalità e prestigio, rappresenta un punto di riferimento per le future generazioni di marinai e un simbolo di orgoglio nazionale.

Marina Militare Italiana

La Nave più Bella del Mondo

L’appellativo di “nave più bella del mondo” risale al 1962 dall’incontro nel Mediterraneo con la portaerei statunitense USS Independence che dopo aver chiesto al veliero di identificarsi tramite il segnalatore luminoso, alla risposta “Nave scuola Amerigo Vespucci, Marina Militare Italiana”, replicò: “Siete la nave più bella del mondo”.
 L’attuale motto della nave è “Non chi comincia ma quel che persevera”
Fonte: Wikipedia